martedì 30 ottobre 2012

cervelli in f...uga!


allora. io non me lo spiego come sia possibile che entro in facebook e trovo gente davvero appassionata a Francesco e Teresanna, Tara e Cristian, Belen e De Martino,.... ma proprio fanno i cuoricini eh! dagli occhi. o almeno spero solo dagli occhi escano sti cuoricini.
io ogni volta che ho finito una storia, a parte mio papà che apriva una bottiglia e uccideva il vitello grasso, non ho certo avuto orde di fans a sostenermi il deretano nelle discoteche.
va ben che io sono un riflusso gastrico della società, ma insomma neanche questi mi sembra vivano storie alla Rometta e Giulieo.
perchè frega così tanto delle loro vite, delle loro chat e delle loro ecografie?!
io un tempo ero appassionata alla LIEZZZON amorosa tra le Checa Onta e l'Uomo nero. però erano personaggi reali... very important people!
ed erano anche molto più simpatici e gioviali di questi rincoglioniti. e un filo più colti.






venerdì 26 ottobre 2012

Io, tipa da club

il 22 maggio 2013 tappa del Giro d'Italia a Vicenza. fervono i preparativi, quindi il comitato organizzatore indice stasera il primo seminario per le autorità, gli imprenditori, e poveri assessori allo sport come la sottoscritta.
al golf club.bon.
mi preparo senza troppe aspettative, stasera va per uno stile rock-boho-shabby-chic con frangia e capello mega stirato.
senza soffermarmi sul mio vagare nei colli tra i cinghiali e ballare coi lupi, perché mi sono persa, arrivo al parcheggio. ai piedi del colle dove sopra sta il golf club.
il parcheggiatore mi dice "aspetti signora (devo insistere con le creme antietá), la vengono a prendere con la macchina così non  prende la pioggia".
oh bene. esclamo io che sono entusiasta anche solo di non spezzare il grissino dentro la nutella.
mi chiedevo che macchina arrivasse.
magari un taxi.
un macchinone.
una limousine.
meglio.
di più.
il sogno, assieme alla "miniruspa", da quando sono bambina. la macchinetta del golf.
salgo e di nuovo io che son cretina dico:"CHE BELLO!!!!.
il guidate la suddetta mi guarda come se avessi parlato  con la voce di Satana.
eh.
perché con vento e acqua di tramontana, ovviamente quindi dalla parte mia, quelle macchinette lì ti fanno odiare di essere venuta al mondo.
con l'ombrello aperto ho sfidato le ire di Eolo. sfilacciandomi i muscoli delle braccia.
sono arrivata su con la capigliatura e il veleno della cubomedusa.
e, decisamente, il vino rosè dell'aperitivo era troppo poco nel bicchiere per riprendersi.
nb: la discesa me la sono fatta tutta a piedi senza pentimento.


giovedì 25 ottobre 2012

corriere mon amour


va ben dai. devo darmi veramente una regolata.
arriva il corriere con le nuove robette da vestire ordinate in un momento depresso (PERICOLOSSISSIMISSIMO!!).
apro la porta.
lo guardo.
gli dico: "posso fare come la pubblicità della zalando?!"
e lui: "cioè?"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!" (saltelli, manine a pugnetto, piroetta).
lui: "ahn".
e io: "grazie per la collaborazione".



lunedì 15 ottobre 2012

Mele avvelenate


Vedi, dovresti sempre tenere presente che ciò che si rompe raramente si aggiusta.
Bisognerebbe tenere sempre presente che i rapporti si coltivano.
Che non basta essere nella stessa stanza per essere vicini, nè la distanza di chilometri allontana.
Sono le azioni che allontanano. La delusione. La fiducia che si vaporizza di fronte a complicità subdole.A scapito di rapporti leali.
Dovreste tenere presente che il rispetto verso gli altri, le buone maniere, il saper stare con gli altri, magari chi chiami amico, non dovrebbe dipendere dalle opportunità.
La sensibilità ti farebbe vedere quando una persona, in mezzo agli altri, è sola.
Ancora di più, quando sola l'hai resa tu.
Ed è sola perchè i legami che aveva sono stati strappati da una gamba tesa, o da più di una gamba tesa.
Bisognerebbe fare un passo indietro. Crescere un poco.
Bisognerebbe poi fare un passo avanti.
Prendere i lembi di quel legame strappato e fare un doppio nodo: per rinsaldarlo più forte di prima.
Quando l'effetto della sbornia finisce, dovresti riconoscere negli occhi degli altri il male che hai procurato.




domenica 14 ottobre 2012

SPLASH



L'illusione è che tu semplicemente
stia leggendo questa poesia.
la realtà è che questa è
più di una poesia.
questo è il coltello di un accattone.
è un tulipano.
è un soldato che marcia
attraverso Madrid.
questo sei tu sul tuo
letto di morte.
questo è Li Po che ride
sottoterra.
no, non è una dannata poesia.
è un cavallo che dorme.
una farfalla dentro
il tuo cervello.
questo è il circo
del diavolo.
e non la stai leggendo
su una pagina.
è la pagina che legge
te.
la senti?
è come un cobra. è un'aquila affamata
che sorvola la stanza.

questa non è una poesia.
la poesia è barbosa,
ti fa venire
sonno.

queste parole ti incitano
a una nuova
follia.

ti ha toccato la grazia,
sei stato spinto dentro una
abbacinante regione di
luce.

adesso l'elefante
sogna insieme
a te.
la volta dello spazio
curva e ride.
adesso puoi morire.
tu puoi morire adesso come
si doveva morire da uomini:

grande,
vittorioso,
con l’orecchio alla musica,
essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba.”

Charles Bukowski





sabato 6 ottobre 2012

rediviva al sabato mattina


procedure di recupero della signorina festaiola al sabato mattina.
attraverso una sac  à poche prelevare una generosa quantità di siero effetto lifting per pelli molto mature\in via di decomposizione.
applicare sul viso con un rullo da pittura avendo cura si seguire la direzione dal basso verso l'alto e tenendo saldamente tirato verso la nuca lo scalpo (si consiglia coda di cavallo per una più agevole presa).
quando il colorito virerà dal verde Frankestain a un più sano panna acida, e le sopracciglia si saranno sostituite all'attaccatura dei capelli, donando al vostro sguardo un gradevole effetto arancia meccanica, la procedura potrà dirsi eseguita correttamente.




 

martedì 2 ottobre 2012

ricordando quando le letterine erano gnocche...

...mentre adesso ci fanno terrore!!!
Ma che è successo alla faccia della Fabiani???
Le sta precipitando!!!
Agganciatele una vaschetta salvafreschezza al collo, come si fa con i San Bernardo, nel caso cada qualche pezzo.
Decisamente preferisco la compressione del cranio della Carfagna: quando raggiungerà l'acme,i suoi occhi  schizzeranno direttamente nella termosfera e qualche navicella spaziale si chiederà cos'è stata quella pacca sul vetro, inizieranno i convegni, le ipotesi, la ricerca di vita oltre la terra e pure oltre la morte,... 
non vedo l'ora.
Almeno non dovrò più soccombere allo sgradevole effetto di strabuzzare inconsapevolmente anche io le orbite guardandola alla tv.



 

se io fossi consigliera del Lazio...

...al massimo la festa che riuscirei a partorire sarebbe "il party della quaglia pelata"... potrei attirare tutti i maiali delle precedenti feste sì, che rimarrebbero delusi perchè in realtà non c'era nessun doppio senso nel tema della serata, ma un simpatico filò  utile allo spiumare le quaglie per la cena del giorno dopo...perchè se le vuoi mangiare le devi pelare! semplicemente unirei l'utile al dilettevole, arrivando  nella peggiore delle ipotesi  a far bisboccia col merlot.
voglio dire.
a sto punto premiamoli, paghiamoli. apriamo un dicastero dove più il ministro e il suo teatrino fanno feste perverse più, vengono pagati.
adesso io vorrei mettermi di impegno e vedere quanti tra noi persone che potremmo definire relativamente normali, riuscirebbero ad avere la fantasia di creare delle feste a tema tipo: "la festa dell'azzurro shocking". e tutti a vestir di azzurro.
la festa dell'antica grecia (dove giustamente l'organizzatore fa la parte di Ulisse, e che ca...!).
la festa dove tutti gli uomini si sono vestiti da maiali. e qui: qualcuno mi spiega se, visti i nomi che si conoscono dei partecipanti, c'era davvero bisogno di mettergli un grugno di lattice sulla faccia o bastavano le mani sul culo delle vestali?! 
il prossimo che vuol far ste feste si scriva un appunto: alcuni invitati sarà neccessario vestirli da maiali. per altri madre natura ha già provveduto egregiamente.
e Batman? una mascherina innocente. da bimbo. tutti i bimbi sono stati vestiti o da Zorro. o da cow-boy o da Batman. solo, appunto, troppo innocente. mi stupisce che non si siano attrezzati per riprodurre pure uno spin-off con tanto di strage come a Denver.
e poi. continuate davvero a sostenre che loro non sono più avanti di tutti? la FESTA DELLA MERDA.
dovremmo premiarli.
pagarli.
propongolo stipendio:
una bella badilata di merda davanti alla porta di casa ogni giorno. anche due se un esponente è davvero in gamba (meritocrazia si chiama).
più vitalizio di liquame. 
rimborso spese un tot di stronzi a chilometro.
pensione a vita di fanghi termali. che fanghi non saranno, m,a caldi si.

son soddisfatta: pure Dante mi è apparso in sogno e mi ha battuto sulla spalla. 
ha detto che un pò ha dei rimorsi : in fondo gli adulatori del suo ottavo cerchio non meritavano.




 


lunedì 1 ottobre 2012

voglio giocare col mio mazzo di carte...



mentre leggi, ascolta questo.

oggi è rabbia.
così esce da me questo amore. dico vado a casa e cerco di avere un'espressione che comprenda porte, finestre, uscite di servizio. e mentre dici anch'io, vorrei dire no, casa è dove possiamo stare assieme.
vorrei prenderti le mani, tirarti verso terra, farti sedere di fronte a me, sul cemento bagnato, mentre piove, piove ogni volta che ci vediamo, le nostre macchine lì, parcheggiate sempre uguali, e dirti ecco! questa è casa.le nostre dita intrecciate sono casa.

mi guarderesti. gli occhi che cambiano colore non trattengono nulla, faccio esplodere la realtà ogni volta che mi guardi.
e se mi guardassi seduta sul cemento, sotto la pioggia, che ti tengo le mani lo vedresti: un sogno lunghissimo e immobile, come tutte le cose che stanno per accadere.
senza una sola parola farei rimbalzare sul cemento tutti i desideri. più sorriso che bocca, più sguardo che occhi. un sospiro può diventare una tempesta.

non ti alzare da qui. siamo a casa. io e te. dammi un mazzo di carte nuove, non costringermi a giocare per forza con le tue,con quelle degli altri, con i mazzi passati, con cui ha giocato qualcun altro. dammi un mazzo nuovo, lascia che sia io a mischiarlo, a giocare la mia partita.
tutta questa gente, tutte queste parole, vogliono mettermi paura, mentre io desidero solo giocare la mia partita senza il terrore di perderla.

però tu devi ogni volta andartene.
ed io resto ogni volta qui.
non so se mentre te ne vai, mentre me ne vado anch'io, ti accorgi che in realtà resto qui... e questo piazzale, questo cielo, questa pioggia quando tu non ci sei puzza improvvisamente di chiuso.

non so se queste mie gioie, malinconie, sospiri si rincorreranno per sempre, o se si spiegheranno ad uno ad uno. vorrei solo che tu ti accorgessi che non mi è indifferente quello che sarà e come sarà. come ora, quando il vuoto spazza via tutti i miei desideri, e la paura di non saperlo riempire si trasforma in rabbia.